domenica 11 maggio 2014

Preparazione allo Yoga



Per prepararsi alla pratica dell’Ashtanga Yoga penso sia opportuno, come del resto  in qualsiasi  pratica sportiva, migliorare la propria flessibilità e coordinazione  apprendendo
alcuni esercizi di Stretching Facilitato ( PNF). Sia nel neofita del fitness, sia  nello sportivo già formato,  si potrà così  elevare il proprio standard atletico. Cercherò di usare  un metodo di esposizione  il più semplice e pratico possibile, dando anche l'opportunità a chi lo vorrà, di apprendere nozioni anatomiche dei distretti interessati.
Sottolineo che, nessun tipo di sport può essere intrapreso, senza causare facilmente danni al corpo,  se non   dopo avere appreso alcune  nozioni di base.
Farò spesso riferimenti alla subacquea, a come potenziare la propria apnea, giacchè ben si sposa con l’Ashtanga Yoga. Successivamente illustrerò esercizi dedicati all’apnea. Ciò non toglie che si possa discutere su come prepararsi a qualsiasi sport.
Debbo  prima purtroppo, dare piccole nozioni che spero siano di facile apprendimento.
Esistono vari tipi di contrazione muscolare:

1) Contrazione isotonica che si divide in concentrica ed eccentrica.
2) Contrazione isometrica.

Contrazione isotonica concentrica: Es: Se con il braccio alzo un peso, (curl con i manubri) il muscolo della parte superiore del braccio  (bicipite brachiale),  si accorcia e produce la flessione dell’avambraccio sul braccio. 
Contrazione isotonica eccentrica : Nello stesso esercizio precedente,  distendendo il braccio con il peso  ho una estensione controllata del braccio dello stesso  muscolo .
Contrazione isometrica: Nel caso precedente si ha quando il braccio sostiene, pur restando fermo, il peso ad un certo angolo del gomito.


Stretching facilitato:
1-Si allunga il muscolo
2- Si attua una contrazione isometrica di 6 secondi circa.
3- Si allungano nuovamente i muscoli.

Esercizio per gli arti inferiori: Questi esercizi aumentano la flessibilità delle anche e degli arti inferiori .
1)Mi metto supino ed alzo l’arto inferiore destro estendendolo il più possibile, con le anche ben appiattite sul pavimento. 
2)Con una fascia (non elastica) impedisco al tallone di scendere a terra finchè  raggiungo una tensione idonea e la mantengo per circa sei secondi.
3)Mi rilasso ed inspiro mantenendo la gamba nella posizione raggiunta.
4)Espiro e cerco di portare la gamba più in alto possibile senza tirare con la fascia.
Ripeto 2-3 volte per lato.
Nel video seguente vi darò una dimostrazione di quanto descritto.


 



Come si può vedere dalla foto sottostante si ottiene grande aiuto nell'esecuzione delle asana ed un miglioramento della performance sportiva.


lunedì 5 maggio 2014

Alla scoperta del proprio corpo e della propria mente con l' Ashtanga Yoga.


Mi chiamo Luigi Nestorini, detto “Gino”, sono nato il 27 ottobre 1949 a Castellammare di Stabia (NA) e sono un medico chirurgo specialista delle malattie dell’apparato respiratorio.
Mi sono avvicinato all’Asthanga Yoga ormai quasi sette anni fa e quasi per caso, incuriosito dalle voci sui benefici che questa disciplina a me sconosciuta apportava sulla resistenza degli apneisti, essendo la pesca subaquea in apnea una delle mie più grandi passioni di sempre.
Così, mi sono timidamente avvicinato da autodidatta ad una disciplina che, giorno dopo giorno, si rivelava un’interessante scoperta.
Da allora ho cominciato a scoprire che lo yoga non è solo teoria e soprattutto non è una disciplina – come apparentemente appare –  riservata a pochi eletti o a persone dotate di particolare agilità o caratteristiche fisiche specifiche.
Quelle posizioni apparentemente impossibili (quasi circensi se vogliamo), denominate “asana”, sono scandite da respirazioni lente e profonde, durante le quali il corpo comincia gradatamente a “sciogliersi”, acquisendo una flessibilità sempre maggiore.
Nello specifico, l’Asthanga Yoga è una tipologia di yoga particolarmente dinamico e impegnativo, che utilizza la ripetizione di una serie di posizioni (le “asana”), che il corpo memorizza acquisendo flessibilità e resistenza sempre maggiori, oltre che tonicità e capacità di concentrazione.
Lo yoga non è contorsionismo, per quanto le discipline possano a molti sembrare identiche; all’aspetto fisico della disciplina, lo yoga aggiunge una pratica interiore, che sfrutta la meditazione e il rilassamento, risultato di una fase successiva, che richiede l’acquisizione della conoscenza e la messa in pratica delle asana. 

Lo yoga è diventato perciò pian piano una costante della mia quotidianità, che oltre agli evidenti benefici fisici ha aiutato la mia mente a superare limiti che sempre avevo ritenuto invalicabili.

Dopo anni da autodidatta ho scelto di perfezionare il mio percorso formativo, con l’idea di poter essere in grado di trasmettere le mie conoscenze ad altri e mi sono perciò formato come istruttore presso la Scuola AYBO (Ashtanga Yoga Bologna) www.ashtangayogabologna.com e partecipando a workshop del Maestro Lino Miele www.astanga.it/ita.

Ho perciò fondato l'associazione "Ashtanga Yoga Gragnano" per riuscire a diffondere l’idea che l'Asthanga yoga è una filosofia di vita, che può aiutare ognuno di noi a scoprire le potenzialità del proprio corpo e della propria mente; a superare  l'idea che ognuno di noi abbia già raggiunto i propri limiti.
Mi auguro quindi di poter riuscire ad indirizzare sportivi e non alla pratica di questa disciplina che, attraverso la  pratica, aiuta a raggiungere livelli inimmaginabili di equilibrio e stabilità psicofisica.


martedì 15 aprile 2014

Ashtanga Yoga Gragnano




Asthanga Yoga Gragnano, è un’Associazione Sportiva, affiliata UISP e riconosciuta dal CONI, nata nel 2014 e con sede a Gragnano, in provincia di Napoli.
Scopo di questa associazione è di divulgare, attraverso la pratica, la tradizione dell’Ashtanga Vinyasa Yoga, così come insegnato e divulgato dal suo fondatore Sri K. Pattabhi Jois.