lunedì 5 maggio 2014

Alla scoperta del proprio corpo e della propria mente con l' Ashtanga Yoga.


Mi chiamo Luigi Nestorini, detto “Gino”, sono nato il 27 ottobre 1949 a Castellammare di Stabia (NA) e sono un medico chirurgo specialista delle malattie dell’apparato respiratorio.
Mi sono avvicinato all’Asthanga Yoga ormai quasi sette anni fa e quasi per caso, incuriosito dalle voci sui benefici che questa disciplina a me sconosciuta apportava sulla resistenza degli apneisti, essendo la pesca subaquea in apnea una delle mie più grandi passioni di sempre.
Così, mi sono timidamente avvicinato da autodidatta ad una disciplina che, giorno dopo giorno, si rivelava un’interessante scoperta.
Da allora ho cominciato a scoprire che lo yoga non è solo teoria e soprattutto non è una disciplina – come apparentemente appare –  riservata a pochi eletti o a persone dotate di particolare agilità o caratteristiche fisiche specifiche.
Quelle posizioni apparentemente impossibili (quasi circensi se vogliamo), denominate “asana”, sono scandite da respirazioni lente e profonde, durante le quali il corpo comincia gradatamente a “sciogliersi”, acquisendo una flessibilità sempre maggiore.
Nello specifico, l’Asthanga Yoga è una tipologia di yoga particolarmente dinamico e impegnativo, che utilizza la ripetizione di una serie di posizioni (le “asana”), che il corpo memorizza acquisendo flessibilità e resistenza sempre maggiori, oltre che tonicità e capacità di concentrazione.
Lo yoga non è contorsionismo, per quanto le discipline possano a molti sembrare identiche; all’aspetto fisico della disciplina, lo yoga aggiunge una pratica interiore, che sfrutta la meditazione e il rilassamento, risultato di una fase successiva, che richiede l’acquisizione della conoscenza e la messa in pratica delle asana. 

Lo yoga è diventato perciò pian piano una costante della mia quotidianità, che oltre agli evidenti benefici fisici ha aiutato la mia mente a superare limiti che sempre avevo ritenuto invalicabili.

Dopo anni da autodidatta ho scelto di perfezionare il mio percorso formativo, con l’idea di poter essere in grado di trasmettere le mie conoscenze ad altri e mi sono perciò formato come istruttore presso la Scuola AYBO (Ashtanga Yoga Bologna) www.ashtangayogabologna.com e partecipando a workshop del Maestro Lino Miele www.astanga.it/ita.

Ho perciò fondato l'associazione "Ashtanga Yoga Gragnano" per riuscire a diffondere l’idea che l'Asthanga yoga è una filosofia di vita, che può aiutare ognuno di noi a scoprire le potenzialità del proprio corpo e della propria mente; a superare  l'idea che ognuno di noi abbia già raggiunto i propri limiti.
Mi auguro quindi di poter riuscire ad indirizzare sportivi e non alla pratica di questa disciplina che, attraverso la  pratica, aiuta a raggiungere livelli inimmaginabili di equilibrio e stabilità psicofisica.


2 commenti:

  1. Ho il privilegio di essere un amico ed allievo di Gino. L'ho reincontrato dopo molti anni, con il fisico di un ragazzino e le abilità di un circense, nonostante la non giovanissima età (perdonami Gino, ma il dato è rilevante). Ebbene sì: lui ha cominciato a praticare questa disciplina alla soglia dei 60 anni, senza avere trascorsi agonistici se non quelli apneistici, ed ha raggiunto risultanti incredibili. E' questo il suo grande valore aggiunto: lui è la prova vivente che, con sacrificio e dedizione, ciascuno di noi ce la può fare. Anche io ce la farò, e migliorerò la qualità della mia esistenza. Grazie maestro. Un abbraccio. Giulio

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  2. Caro Giulio, le tue parole sono per me uno sprono ad andare avanti e,a divulgare la filosofia dell'Ashtanga Yoga a tutti coloro che vogliono migliorare la propria vita sia spiritualmente che fisicamente.
    Miglioramenti tangibili sia nell'uomo comune che vuole vivere meglio la propria esistenza che, nello sportivo che vuole raggiungere vette estreme.
    Tra poco, parlerò del Pranayama ( respirazione yoga ) e delle sue implicazioni nell'apnea, disciplina nobile che ci accomuna e che ci ha fatto conoscere.

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